UN’AZIONE CULTURALE E DI SISTEMA
Cosa intendiamo per educazione nell’era digitale sarà chiarito, a partire dal Capitolo 3 [della brochure], dall’organizzazione stessa di questo documento.
Ma si tratta prima di tutto di un’azione culturale, che parte da un’idea rinnovata di scuola, intesa come spazio aperto per l’apprendimento e non unicamente luogo fisico, e come piattaforma che metta gli studenti nelle condizioni di sviluppare le competenze per la vita.
In questo paradigma, le tecnologie diventano abilitanti, quotidiane, ordinarie, al servizio dell’attività scolastica, in primis le attività orientate alla formazione e all’apprendimento, ma anche l’amministrazione, contaminando - e di fatto ricongiungendoli - tutti gli ambienti della scuola: classi, ambienti comuni, spazi laboratoriali, spazi individuali e spazi informali. Con ricadute estese al territorio.
Gli obiettivi non cambiano, sono quelli del sistema educativo: le competenze degli studenti, i loro apprendimenti, i loro risultati, e l’impatto che avranno nella società come individui, cittadini e professionisti. Questi obiettivi saranno aggiornati nei contenuti e nei modi, per rispondere alle sfide di un mondo che cambia rapidamente, che richiede sempre di più agilità mentale, competenze trasversali e un ruolo attivo dei giovani.
Per questo servirà - e qui vi è l’investimento culturale e umano più grande - che tutto il personale scolastico, non solo i docenti, si metta in gioco, e sia sostenuto, per abbracciare le necessarie sfide dell’innovazione: sfide metodologico-didattiche, per i docenti, e sfide organizzative, per i dirigenti scolastici e il personale amministrativo.
Gli strumenti per vincerle, e quanto meno accompagnarne il percorso, sono contenuti in questo Piano, e probabilmente non si esauriranno con esso.
(dal sito https://www.miur.gov.it/scuola-digitale)
VEDI ANCHE:
http://www.istruzione.it/scuola_digitale/index.shtml